Cosa si intende per inseminazione artificiale o intrauterina (IUI)?
Inseminazione artificiale o intrauterina (IUI): di cosa si tratta e quando è indicata?
Tra tutte le tecniche di procreazione assistita, l’inseminazione artificiale o inseminazione intrauterina (intrauterine insemination, IUI) è tra i trattamenti PMA maggiormente praticati. La sua popolarità è dovuta alla scarsa invasività e semplicità di applicazione, derivante dalla relativa facilità con cui è possibile controllare con ormoni la crescita follicolare, indurre l’ovulazione e preparare e utilizzare il campione seminale. Le indicazioni per l’inseminazione artificiale, detta anche insemininazione intrauterina o IUI sono molteplici: per l’infertilità maschile si distinguono le difficoltà eiaculatorie, problemi anatomici e coitali, l’eiaculazione retrograda, danni neurologici al midollo spinale e impedimenti di carattere psicologico (impotenza). Relativamente alla sterilità femminile, l’IUI rappresenta una possibile modalità d’intervento nei casi di vaginismo e di patologia cervicale conseguente a interventi che influiscono negativamente sulla produzione di muco cervicale. Altre indicazioni per l’IUI sono la sterilità idiopatica, moderata compromissione dei parametri del liquido seminale, endometriosi lieve in assenza di danni tubarici, ripetuti insuccessi di rapporti mirati. L’IUI è anche applicata nei casi di sieropositività del partner maschile, poiché la preparazione del campione seminale per l’IUI rimuove concretamente il rischio di contagio per la partner.
Inseminazione artificiale o intrauterina (IUI): come viene praticata?
L’inseminazione artificiale può essere eseguita in cicli ovulatori naturali o cicli stimolati. Nei cicli stimolati, i farmaci che stimolano direttamente o indirettamente la funzione ovarica (FSH o clomifene) sono utilizzati in maniera molto blanda allo scopo di favorire la crescita di massimo 2 follicoli fino a una dimensione compatibile con l’ovulazione, evitando in tal modo il rischio di gravidanze trigemine o di ordine superiore. L’induzione dell’ovulazione viene eseguita farmacologicamente con l’ormone hCG, nel momento in cui la dimensione follicolare raggiunge i 18 mm. L’inseminazione, ossia il trasferimento in utero tramite un catetere di spermatozoi precedentemente isolati e selezionati dal liquido seminale, è eseguita circa 34-40 ore dopo l’induzione dell’ovulazione. La temporizzazione dell’inseminazione è importante per favorire l’incontro degli spermatozoi con gli ovociti ovulati. Tale incontro deve avvenire nella parte distale della tuba (la porzione più vicina all’ovaio). Per questa ragione l’uso dell’ormone hCG è essenziale nei cicli stimolati, in modo da prevedere con maggiore precisione l’intervallo di tempo in cui l’oocita è ovulato. Al contrario, nei cicli interamente spontanei l’ovulazione è stimata rispetto ad un massiccio aumento in circolo dell’ormone endogeno LH, la cui misurazione non è sempre eseguibile con il dovuto tempismo.
La preparazione del campione seminale per la IUI ha lo scopo di separare e utilizzare gli spermatozoi vitali, dotati di mobilità e morfologicamente normali, in tal modo evitando di trasferire in utero altre cellule (linfociti), coaguli, impurità e spermatozoi non vitali o immobili. Esistono diverse tecniche di preparazione del seme, ma la modalità più efficace consiste nel centrifugare il campione in una provetta dopo averlo stratificato su un gradiente discontinuo di particelle di silicio ricoperte da uno strato di polyvinylpyrrolidone. Questi materiali sono totalmente inerti e non sono in alcun modo fonte di danno per gli spermatozoi. Dopo una breve centrifugazione di circa 15 minuti gli spermatozoi mobili e vitali (dotati di maggiore densità) possono essere recuperati dal fondo della provetta, mentre le forme cellulari anomale e le cellule contaminanti (meno dense) possono essere facilmente eliminate perché rimanenti confinate in parti differenti del gradiente di minore densità. Una volta recuperati e sottoposti a un semplice lavaggio, gli spermatozoi vitali possono essere direttamente utilizzati e trasferiti in utero tramite un semplice catetere, in modo indolore e in assenza di alcuna sedazione.
Inseminazione artificiale o intrauterina (IUI): tassi di successo
I tassi di successo dell’inseminazione artificiale o IUI dipende da vari fattori (età femminile, qualità del seme, tipo di infertilità). L’IUI è consigliabile come iniziale approccio terapeutico, soprattutto se accompagnato da una corretta indicazione, se destinato a coppie relativamente giovani e se ripetuto per una serie di 2-3 cicli, prima che siano intraprese altre opzioni di trattamento.