Smettere di fumare potrebbe essere un buon inizio per prevenire eventuali problemi di infertilità, pare infatti che questa cattiva abitudine riduca addirittura del 34% il tasso di successo della fecondazione assistita.
Il fumo di sigaretta è una miscela di sostanze tossiche che esercitano un ampio spettro di effetti negativi sulle ovaie e gli ovuli, come sul liquido spermatico e gli spermatozoi: alterazione degli effetti sulla steroidogenesi ovarica, follicologenesi, modifiche della mobilità e della morfologia spermatica. Gli studi epidemiologici hanno dimostrato in maniera inequivocabile che il concepimento ritardato e la menopausa anticipata possono essere causati dal fumo di sigaretta, in quanto l’ovaia sembra essere particolarmente sensibile ai suoi effetti.
Fumo e fecondazione assistita: smettere può rappresentare la svolta verso il successo
Nella scelta di intraprendere un percorso di fecondazione assistita è importante conoscere gli effetti del fumo sulla fertilità e non sottovalutarli. Nonostante i risvolti dannosi sulla salute siano noti da tempo, il suo impatto negativo sulla fertilità non è sufficientemente valutato da coloro che sono alla ricerca di un figlio.
Si calcola infatti che nelle coppie che soffrono di problemi di infertilità, il successo di una terapia di procreazione medicalmente assistita si riduca del 34% in caso di pazienti fumatrici, presentando una bassa riserva ovarica, una ridotta risposta delle ovaie alla stimolazione, un numero minore di ovociti recuperati e fecondati.
È altresì fondamentale sapere che l’infertilità causata dal fumo è potenzialmente reversibile. Smettere di fumare può, in alcuni casi, riportare la fertilità a livelli normali. Questo ovviamente avviene solo nel caso in cui l’unico fattore di infertilità fosse il fumo e non altre cause di differente natura.
Il dottor Mario Mignini Renzini, direttore medico del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi e responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, sottolinea come sia stata registrata un’incidenza di interruzioni di gravidanza pari all’11% nelle pazienti fumatrici, rispetto al 5,9% delle pazienti non fumatrici.
Un recente studio del Ministero della Salute ha stimato che nel 13% dei soggetti femminili affetti da infertilità la causa sia proprio legata al fumo. Le donne fumatrici sono meno fertili, hanno un indice di fecondabilità ridotta e impiegano più tempo a raggiungere la gravidanza, in media più di un anno. La nicotina e il benzopirene, sostanze tossiche presenti nel fumo di sigaretta, vengono infatti assorbite dall’organismo e si accumulano nei tessuti dell’apparato genitale femminile, nel liquido follicolare e nell’ovaio. Conseguenze di questa contaminazione possono essere una più difficile fecondazione, un deficit qualitativo dei follicoli ovarici prodotti, un più rapido esaurimento della riserva ovarica, oltre alla diminuzione della produzione di progesterone, con alterazione del ciclo mestruale e modifica dell’endometrio, fattori che ostacolano l’annidamento dell’ovocita fecondato. Purtroppo, questi fenomeni si riscontrano non solo nelle donne fumatrici ma anche in coloro che risultano essere regolarmente esposte a fumo passivo.
Infertilità maschile: anche qui il fumo può esserne la causa
Il fumo non incide negativamente solo sulla fertilità femminile, bensì anche su quella maschile, provocando modifiche alla morfologia e alla mobilità degli spermatozoi. Alcuni componenti del fumo di sigaretta interagiscono, direttamente o indirettamente, con i gameti maschili, modificandone la funzione e la vitalità.
ll fumo è dunque da considerare quale agente lesivo e le sostanze tossiche in esso contenute possono provocare alterazioni genetiche negli spermatozoi che impediscono allo zigote di svilupparsi in modo normale: nelle coppie in cui solo il partner maschile è fumatore si è osservata una riduzione del numero di concepimenti e aumento del numero di aborti spontanei. Il processo della spermatogenesi ha un elevato fabbisogno metabolico e il testicolo è fisiologicamente vulnerabile alla carenza di ossigeno.
L’insufficiente apporto di ossigeno, che può essere causato dal fumo, può andare anche a influenzare negativamente la funzione testicolare e provocare disfunzione erettile.
In conclusione si può pertanto affermare che la cattiva abitudine del fumo va a danneggiare l’intero organismo, pertanto la scelta di smettere potrebbe giovare e facilitare il concepimento e aumentare le probabilità di portare a termine una gravidanza.