Indicazioni per gli esami necessari per valutare l’opportunità di un percorso di PMA
PMA: gli esami preliminari
Per potere accedere ad un percorso di PMA è necessario che la coppia esegua una serie di esami preliminari per la PMA, utili per il medico esperto in infertilità per chiarire l’opportunità e i vantaggi di ricorrere alla fecondazione assistita. Pur non essendo indispensabile, potrebbe essere di aiuto presentarsi già al primo incontro con degli esami preliminari, eseguiti almeno negli ultimi 6 mesi.
Esami preliminari per la PMA per la partner femminile
Per la partner femminile gli esami preliminari consigliati sono un’ecografia pelvica transvaginale, un profilo ormonale, eseguito durante la fase mestruale, generalmente primi 5 giorni del ciclo (FSH, LH, Estradiolo, TSH e AMH), esami preconcezionali e infettivi (Rubeotest, Citomegalovirus, Toxotest, HbSAg, HBcAb, HCV,HIV, TPHA, Elettroforesi Hb, Emogruppo ed emocromo) ed esami di routine di prevenzione dell’apparato femminile eseguiti nell’ultimo anno (Pap Test e ecografia mammaria).
Esami preliminari per la PMA per il partner maschile
Per il partner maschile le analisi preliminari consigliati per valutare un percorso di PMA sono gli esami preconcezionali e infettivi ( HbSAg, HBcAb, HCV,HIV, TPHA, Elettroforesi Hb) ed un esame dello sperma completo, meglio se comprendente anche un test di capacitazione.