La crioconservazione del seme è uno dei trattamenti di PMA, che viene praticato da decenni. Come nel caso degli ovociti, è applicabile nei casi in cui il partner maschile si prevede sia sottoposto a condizioni comportanti una riduzione della qualità e quantità del campione seminale. La crioconservazione del seme può essere effettuata su seme intero dopo l’eiaculazione oppure si possono crioconservare gli spermatozoi dopo la loro capacitazione mediante tecniche specifiche.
Crioconservazione del seme
La crioconservazione del seme è una tecnica di medicina della fecondazione assistita applicata da molti decenni e proposta nei nostri centri Biogenesi.
Gli spermatozoi possono essere crioconservati senza previa separazione dalla componente liquida e dalle altre componenti cellulari del seme. In alternativa, la crioconservazione è possibile dopo aver purificato gli spermatozoi attraverso semplici procedure di laboratorio. In entrambi i casi, gli spermatozoi vengono crioconservati secondo una prassi che inizialmente prevede un trattamento con agenti chiamati crioprotettori, che hanno l’effetto di ridurre i danni generati agli spermatozoi dalle basse temperature. Successivamente, gli spermatozoi vengono esposti a temperature progressivamente più basse fino al raggiungimento della temperatura dell’azoto liquido (-196°C), condizione in cui il materiale biologico può essere conservato in sicurezza per decenni.
Per pazienti con un campione seminale caratterizzato da una scarsa quantità spermatica, è possibile crioconservare pochissimi o addirittura singoli spermatozoi, ricorrendo a speciali tecniche di micro manipolazione e speciali dispositivi di stoccaggio. Benché non i tutti i casi, è possibile crioconservare anche spermatozoi recuperati chirurgicamente dal testicolo o dall’epididimo. Ciò richiede una manipolazione preliminare da parte dell’embriologo, in modo da separare le parti cellulari del tessuto prelevato, tramite biopsia, prima di procedere alla crioconservazione degli spermatozoi.
Di norma, gli spermatozoi precedentemente crioconservati sono impiegati per l’esecuzione di trattamenti ICSI. Una volta riportati ad una temperatura di utilizzo, gli spermatozoi crioconservati mostrano complessivamente una perdita parziale di vitalità. Tuttavia, quelli dotati di mobilità (e pertanto vitali) possono essere facilmente selezionati e microiniettati negli ovociti per ottenere la fecondazione.
Le percentuali di fecondazione, di sviluppo embrionale e di gravidanza ottenibili con spermatozoi crioconservati – preparati sia da seme, sia da biopsia testicolare – non si discostano notevolmente da quelle dei trattamenti effettuati con spermatozoi freschi. È opportuno ricordare che gli esiti ottenibili variano da caso a caso.
La crioconservazione del seme è una tecnica praticata da Biogenesi per consentire agli uomini di preservare la possibilità di diventare padri.